Al contrario, come abbiamo anticipato, per tutte quelle grafiche che verranno poi riprodotte su carta, o su tessuto e altre superfici, è molto importante applicare la quadricromia al progetto prima che vada in stampa. In particolare è consigliato per:
brand image per biglietti da visita, brochure, adesivi
poster, cartelloni, insegne
merchandising
packaging
menu
La scelta del corretto metodo colore è importante perché non esiste una perfetta corrispondenza tra RGB e CMYK. Nel passaggio dal primo al secondo metodo colore accade quasi sempre di notare che i colori diventano meno vividi, più spenti. Come se un filtro grigio fosse stato applicato su tutto il progetto.
confronto resa rgb cmyk
Se invece sin dall’inizio si lavora in quadricromia è possibile aggirare questo problema. Da un lato infatti una calibrazione attenta di ogni singolo colore in CMYK ti permette di sfruttare al meglio tutte le possibilità di questa gamma. Dall’altro si può ricorrere ad espedienti tipici della composizione per ottenere l’effetto desiderato, come ad esempio accostare un complementare al colore che vuoi far apparire più vivido.
Per quanto riguarda i formati, quelli maggiormente indicati per l’esportazione dei tuoi progetti realizzati con metodo colore CMYK sono
PDF
AI
EPS
Quando utilizzare tutti e due
Non è affatto raro, in realtà, che tu debba lavorare su progetti in cui sarebbe indicato sia l’RGB sia il CMYK.
Pensa per esempio a tutte le volte in cui lavori ad una brand image: è ovvio che il logo dell’azienda, così come tutti gli altri elementi grafici, verranno utilizzati sia su materiale stampato che in forma digitale.
Oppure le grafiche che pubblicizzano un evento saranno utilizzate sia per le affissioni che sui social.
Che fare, in questi casi?
Il consiglio è quello di lavorare con entrambi i metodi colore, utilizzando le funzioni di conversione dall’uno all’altro che trovate nei software più comuni, come quelli dell’Adobe Creative Cloud, e apportare le dovute correzioni prima dell’esportazione.
In alcune situazioni potrebbe anche essere necessario associare ad RGB e CMYK un terzo metodo colore, le cosiddette tinte piatte. In questo modo si possono, ad esempio, ovviare alcuni problemi legati al più ristretto gamut della quadricromia.
gamma pantone
Se vuoi saperne di più sulle tinte piatte leggi qui . Se invece vuoi vedere in pratica come funziona la conversione da un metodo colore a un altro troverai di certo molto utile il video di Marco Agustoni che ti spiega come convertire un logo da RGB o CMYK a Pantone in Adobe Illustrator.
Conclusioni
Abbiamo dedicato davvero tanto spazio ai diversi metodi colore, alla loro definizione e a capire come funzionano.
Ti assicuro però che si tratta di un argomento così importante che richiederebbe ancora molto più tempo e approfondimento. Per questo ti consiglio di dare un’occhiata al nostro corso ABC Graphic Design, che ti aiuta ad acquisire tutte le competenze di cui hai bisogno per affrontare il mondo della grafica in maniera professionale.
Se invece vuoi leggere tutto quello che riguarda i metodi colore ti suggerisco
Cos’è il metodo colore RGB
Cos’è il metodo colore CMYK
Continuan a seguirci per tanti altri contenuti davvero utili su grafica e creatività, intanto io ti saluto
a presto!